violata consegna: non c’è reato in caso di trasgressione delle norme sull’uso delle armi

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 Un militare è indagato per aver violato le norme sulle procedure di scarico delle armi: nello specifico non si avvedeva di aver lasciato, prima del colpo di prova, il colpo in canna esplodendo così un colpo.
La procura militare contesta il reato di violata consegna di cui all’art. 120 c.p.m.p.
La soluzione del caso è da ricercare nella natura delle norme sul maneggio delle armi che costituiscono il ” bagaglio professionale” del militare.
Non si può infatti ritenere che siano norme volte a disciplinare un servizio specifico, sia pure, armato.
Nel lontano 1984, al riguardo, anche il Tribunale penale militare di Padova ( all’epoca esistente) ritenne non configurabile il reato di violata consegna proprio per questo motivo, non essendo configurabile alcuna consegna.