Un gruppo di sottoufficiali della G.f.F. si rivolge all’avvocato militare perchè – a seguito di straordinarie esigenze operative del reparto di appartenenza – per tre mesi erano stati impiegati in attività di ufficio oltre il limite di ore autorizzate per la corresponsione dello straordinario.
In particolare l’interesse è quello di ottenere un decreto ingiuntivo , per gli straordinari non retribuiti – sulla scorta della produzione dell’ordine di servizio che vincolava gli stessi a prestare il servizio.
In assenza di un provvedimento di autorizzazione al pagamento degli straordinari la strada è tuttavia in salita.
Il peculiare ” status” del militare, in cui rientra anche la possibilità di svolgere attività di lavoro non retribuita, per esigenze chiaramente di servizio e da motivarsi, riconosce allo stesso solo il diritto al riposo compensativo.
Sul punto, infatti, anche da ultimo il Consiglio di Stato ( nonostante qualche timida apertura dei Tar) ha ribadito l’inesistenza di un diritto soggettivo alla retribuzione, riconoscendo la tutela del diritto all’integrità – psico fisica del lavoratore solo attraverso il rimedio del riposo compensativo da fruire entro l’anno successivo a quello in cui lo stesso è maturato.